Le tassonomie come strumento di chiarificazione per il business

Le tassonomie come strumento di chiarificazione per il business

Quante volte vi è capitato di dover riprogettare un sito impostato male? Ad esempio quelli che vanno ridisegnati dopo pochi anni semplicemente perché vanno aggiunti nuovi contenuti o un nuovo prodotto che non si adatta alla struttura o chissà cos’altro. Le preoccupazioni principali su tali progetti sono: • non riesco a trovare nulla; • la navigazione non è coerente; • ci sono troppi contenuti, ecc. In questi casi fortunatamente è possibile affidarsi ad un motore di ricerca esterno (tipo Google), ovviamente non quello presente sul sito, ma la domanda è: perché siamo costretti a farlo? Perché non “sistemare” il sito? Riprogettare un sito può significare: • includere l'aggiornamento del visual design, tenendo conto delle migliori pratiche di interazione; • la conduzione di test di usabilità; • la creazione della tassonomia. La parola tassonomia (spesso usata come sinonimo di tagging) è fondamentalmente un sistema per la classificazione dei documenti, in altre parole delle pagine, in modo gerarchico al fine ultimo di migliorare l’usabilità di un sito web o di una web application consentendo all'utente di navigare, trovare e scoprirne i contenuti. Costruire una corretta tassonomia migliora diversi aspetti del sito quali: contenuti, navigazione, relazione prodotto/brand, ecc. Come diretta conseguenza, lato utente, abbiamo una migliore esperienza di quest’ultimo, il quale riuscendo immediatamente ad identificare le categorie e gli elementi (pagine) ad esse associate può districarsi al meglio all’interno del sito senza confusione, riducendo così uno dei pericoli di cui un sito web può essere vittima: il tasso di abbandono. Inoltre la tassonomia, se studiata “per durare”, incrementa la reperibilità del sito web, sostiene lo sharing sui social e migliora l'ottimizzazione per i motori di ricerca. Comprendere gli utenti e i loro compiti ed esigenze è il fondamento della UX, costruire la tassonomia non è diverso. Chi sono gli utenti? Cosa stanno cercando di fare? Cosa funziona e cosa no? Guardare, osservare e ascoltare l’esperienza degli utenti, aiutare l'azienda a capire i concetti di base, insieme alla realizzazione dell’intera tassonomia senza stravolgere la base del sito originale su cui si sta lavorando, è una delle maggiori sfide che si affrontano con lo sviluppo di un solida tassonomia. Pianificare una tassonomia Come per qualsiasi software di progettazione, applicazione o sito web, avrete bisogno di incontrare gli stakeholder e fare domande: 1) Scopo: Perché? Per cosa verrà utilizzata la tassonomia? È possibile utilizzare la tassonomia per il tagging o per l'indicizzazione e catalogazione, può essere usata anche per la ricerca di informazioni o per il loro recupero, o ancora per l’organizzazione dei contenuti o per guidare gli utenti attraverso la navigazione del sito. Insomma gli scopi sono molteplici, ma in generale stabilire una tassonomia come linguaggio comune aiuta ad “uniformare”. 2) Utenti: Chi sta usando questa tassonomia? Chi riguarderà? Sono creatori di contenuti o redattori che lavorano sul CMS? Sono utenti esterni? Sono esperti o meno? Vanno identificati i loro modelli mentali guardandoli lavorare nel loro ambiente naturale e osservando il metodo con cui completano i loro compiti. Avere empatia, inoltre, fa la differenza nello sviluppo dello stile, consistenza, ampiezza e profondità della tassonomia. 3) Contenuto: Quale sarà interessato da questa tassonomia? Come posso identificarli? a) Terminologia da contenuti esistenti b) Ricerca nei log (per capire cosa hanno cercato gli utenti e perché) c) Storytelling con gli utenti (interviste) 4) Ambito: Qual è l’area tematica e quali i limiti? La finalità può facilmente sfuggire di mano perché ci sono molte variabili, inizialmente è opportuno partire da aspetti semplici e concreti (esempio: trovare facilmente determinati prodotti, accedere rapidamente e in modo preciso alle informazioni ricercate) per poi sviluppare una tassonomia più sfaccettata in futuro. 5) Risorse: Quali sono le risorse del progetto e i vincoli? Considerare il contesto d’uso della tassonomia è importante. In che modo dovrebbe aiutare gli utenti a migliorarsi? Per essere efficace non dovrebbe tenere conto di come gli utenti arrivano sul sito, ma fungere da guida per portarli in pochi passaggi nella categoria più appropriata e non dovrebbe sicuramente influenzare il loro attuale processo di lavoro, anzi dovrebbe renderlo più efficiente, di conseguenza è meglio che sia “invisibile, quasi impercettibile”. Parlando concretamente e semplificando molto possiamo dire che la tassonomia (divisa in categorie - navigazione verticale - e tag - navigazione orizzontale) dovrebbe basarsi essenzialmente su proprietà quali: specificità (proprietà di una categoria di avere contenuti specializzati su un determinato argomento rispetto a un'altra categoria) e vicinanza (proprietà di due categorie di avere contenuti su argomenti simili). Che altro si dovrebbe prendere in considerazione per la tassonomia? È importante rendersi conto della grandezza, della portata del progetto che si sta intraprendendo per non trascinarne troppo a lungo la definizione. Con il tempo prenderete coscienza che l’80% del lavoro svolto è dedicato alla ricerca, mentre solo il 20% è dedicato al reale sviluppo della tassonomia, quindi nella pianificazione del progetto è importante considerare questo aspetto. Per concludere La tassonomia risulta quindi una parte fondamentale del processo che deve essere preso in considerazione durante lo sviluppo e la realizzazione di un sito web. Studiare attentamente la terminologia da utilizzare ed effettuare un dettagliata ricerca in merito, contribuisce a trovare corretti anchor text, parole chiave ecc. In siti e-commerce articolati, ad esempio, l’implementazione di una corretta classificazione tassonomica può risultare utile per l’attuazione di strategie di cross-selling. Una delle dirette conseguenze di una struttura ben organizzata è: supportare la SEO favorendo quindi la possibilità di un sito di essere ritrovato all’interno dei motori di ricerca e aumentandone il traffico (anche da una audience non strettamente legata al target del sito, ma cmq pertinente -long tail-) .

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